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FATTORIA DI PIAZZANO
 
Una straordinaria passione per il mondo del vino, un amore incondizionato per le proprie terre e per i propri vigneti, una famiglia profondamente dedita al lavoro e una tradizione più che secolare, che affonda le proprie radici nella metà del secolo scorso: tutto questo è “Fattoria di Piazzano”, una splendida cantina da sempre appartenente alla famiglia Bettarini. Nel1948 l’imprenditore industriale Otello Bettarini si innamora perdutamente delle colline a sud della città di Empoli, al punto da scegliere di trasferirsi definitivamente in queste terre, decidendo di intraprendere l’attività vitivinicola. Sarà poi il nipote Riccardo a continuare il lavoro di zio Otello, sviluppando, implementando e facendo conoscere il vino della “Fattoria di Piazzano” anche oltre i confini nazionali. Alla fine degli anni ’90 ecco che ad affiancare Riccardo arrivano i suoi figli, Ilaria, Michela e Rolando, che animati dalla stessa passione di chi li ha preceduti hanno scelto di proseguire la tradizione. I 34 ettari vitati su cui la “Fattoria di Piazzano” può al momento contare sono gestiti in maniera rigorosa e attenta, nel massimo rispetto di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità, così da arrivare a raccogliere uve sane e al massimo del potenziale. Nei vigneti, oltre alle varietà tradizionali come Sangiovese, Canaiolo e Trebbiano, trovano le condizioni ottimali le cultivar internazionali come Syrah e Merlot. In cantina il lavoro è rivolto all’ottenimento dei più elevati standard qualitativi, cercando costantemente di esaltare e valorizzare tutto quanto il territorio e la stagione hanno concesso.
 
 
SCHEDA TECNICA
 
Cantina: Fattoria di Piazzano
 
Filosofia: a basso impatto ambientale
 
Denominazione: Toscana IGT
 
Formato: 0.75l
 
Uvaggio: Trebbiano toscano, Canaiolo bianco, Malvasia bianca, San Colombano
 
Alcol: 12.5%
 
Altitudine: variabile
 
Terreno: franco argilloso
 
Vinificazione: in vasche di cemento
 
Affinamento: in vasche di cemento
 
Note di degustazione: giallo paglierino compatto e luminoso nel calice. Al naso le note di tiglio, biancospino e mandorla si fondono alle sensazioni di pesca, mela verde e lime, su uno sfondo mierale che ricorda la pietra di fiume. In bocca è fresco, sapido, dall’innata piacevolezza.